Responsabile: dott. Rocco Graziano
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L'AMIANTO
L'amianto o asbesto, è un silicato disponibile in giacimenti naturali in forma fibrosa.
L'Italia ne è stato il maggior produttore europeo fino alla fine degli anni '80; esso è stato impiegato nel nostro paese almeno fino al 1992 (fino al 2006 nell'Europa Comunitaria) per uso civile ed industriale.
Il territorio di Napoli e provincia ha una significativa storia di insediamenti produttivi ad elevato rischio di esposizione ad amianto quali la produzione di manufatti in cemento amianto (Eternit, Italtubi, Sacelit), la metalmeccanica e siderurgia (Italsider) la cantieristica navale (Fincantieri e infrastrutture portuali), la produzione e manutenzione di rotabili ferroviari (Sofer; Avis; Firema; Grandi Officine delle ex F.S). Negli anni 1950-60 vi è stato il maggior numero di assunzioni del personale.
I principali settori lavorativi interessati sono quelli tradizionali e, in numero maggiore, attività per le quali i lavoratori hanno manipolato amianto presente come materiale accessorio. Tali attività riguardano prevalentemente l'edilizia e molte altre industrie del comparto manifatturiero (metalmeccanico, conserviero, cementifici etc.).
In molti paesi (Russia, Ucraina, Cina, Thailandia, Brasile, Bulgaria, alcuni paesi Africani) l'amianto è attualmente utilizzato in grandi quantità, e praticamente senza alcuna strategia di prevenzione, fatto che induce una particolare attenzione verso lavoratori immigrati e le loro famiglie.
AMIANTO E SALUTE
L'esposizione a questa sostanza ha determinato un emergenza sanitaria per le pericolose ricadute sulla salute della popolazione intera, ed in particolare tra i lavoratori esposti e le loro famiglie.
Le patologie correlate alla sua esposizione sono tutte gravi e con conseguenze irreversibili. L'organo bersaglio è innanzitutto l'apparato respiratorio, con la fibrosi polmonare (asbestosi), la pleuropatia, il mesotelioma pleurico, il carcinoma polmonare, il carcinoma della laringe.
Più recentemente è stato dimostrato che anche in sierose quali quella peritoneale, della tunica vaginale del testicolo, nonché l'ovaio o l'apparato digerente, possono essere indotte neoplasie asbesto- correlate.
Il tempo di "latenza", è in genere di decenni e il rischio per la salute è direttamente legato alla quantità ed al tipo di fibre inalate, alla loro stabilità chimica, ad una predisposizione personale a sviluppare la malattia, ad abitudini di vita con effetto sinergico quali il fumo di sigaretta. Il picco di queste patologie è atteso tra il 2012 e il 2025.
LA SORVEGLIANZA AGLI EX ESPOSTI
La Sorveglianza agli ex esposti è stata introdotta dal D.Lgs 277/91. Il Programma di Sorveglianza Sanitaria degli ex esposti all'amianto con relativa individuazione delle Unità Operative Amianto nelle AA.SS.LL. nella delibera di Giunta Regionale n. 2133 del 7/12/2007, nella ASL NAPOLI 1 Centro è partito nell'estate 2014 con l'avvio dell'ambulatorio sovradistrettuale della U.O. Amianto di Via Canonico Scherillo. La sorveglianza sanitaria degli ex esposti si fonda su attività di monitoraggio periodico mediante visita medica e l'utilizzo di indagini clinico - strumentali finalizzate a cogliere sintomi e segni clinici precoci, con lo scopo di influire positivamente sul decorso della malattia. La possibilità di modificarne la storia naturale è tutta legata al raggiungimento non solo di una diagnosi precoce ma soprattutto alla possibilità di identificare individui predisposti nei quali diversi fattori possono concorrere a indurre le patologie neoplastiche correlate.
EX ESPOSTI E TERRITORIO
La gestione di questo paziente si avvantaggia notevolmente della collaborazione tra le varie figure coinvolte nella prevenzione sanitaria; in primo piano tra questi sicuramente i medici di Medicina Generale, osservatori privilegiati della salute del cittadino lavoratore e gli Specialisti Ambulatoriali, per la forte presenza territoriale e la competenza sui temi specifici.
Il medico del territorio può inviare l'assistito alla struttura sopra descritta per l'inclusione nel programma di sorveglianza sanitaria. Può inoltre rivolgersi alla struttura stessa per qualsiasi informazione e supporto relativamente al rischio indicato.
Ricordiamo che le patologie amianto correlate sono soggette a tutela assicurativa dell'INAIL; per questo vige l'obbligo di certificarne il sospetto o l'esistenza da parte del primo medico che ne venga a conoscenza. Pertanto questa U.O. si farà carico di adempiere a tale obbligo nei casi previsti.
TUTELA DEI RESIDENTI SUL TERRITORIO DI COMPETENZA ASL NAPOLI 1 CENTRO
- Tutti i cittadini residenti nel territorio della ASL Napoli1 Centro possono fare richiesta di essere sottoposti a sorveglianza sanitaria (gratuitamente e senza impegnativa del medico curante) presso la U.O. Amianto purchè provvisti di idonea documentazione che dimostri la loro avvenuta esposizione - ESCLUSIVAMENTE PER MOTIVI DI LAVORO - ad Amianto.
Per richiedere un appuntamento telefonare dal lunedì al venerdi al n° 081 2548330 - 2548418
- Riguardo la rimozione e lo smaltimento di amianto, i cittadini dovranno invece rivolgersi alle Unità di Prevenzione Collettiva e/o di Igiene e Medicina del Lavoro dei Distretti Sanitari di rispettiva competenza territoriale.