Gli incidenti domestici
Rappresentano un fenomeno di grande rilevanza nell'ambito dei temi legati alla prevenzione degli eventi evitabili e rappresentano un problema di sanità pubblica di grande rilevanza per le conseguenze sulla salute e il benessere delle persone.
La distribuzione degli incidenti, rispetto all’età, ha un andamento caratteristico: si osserva, infatti, un primo picco in corrispondenza delle età infantili (0-5 anni) ed un secondo, più elevato, in corrispondenza dell’età avanzata (>75 anni). Il numero degli infortuni che avvengono tra le pareti domestiche è significativo ed è interessante osservare la distribuzione percentuale a seconda dei vari ambienti: cucina 42.5%; giardino 9.5%; soggiorno 12%; ingresso/corridoi 11%; camere 8.5%; bagno 5.5%; soffitta/cantina/garage 6%; altro 5%. Anziani, bambini e disabili sono più soggetti agli incidenti domestici per diverse e specifiche ragioni: trascorrono molto tempo nelle abitazioni, sono più fragili sia fisicamente che psichicamente, gli anziani spesso sono lenti ed impacciati, i fanciulli vivaci e curiosi.
Le donne subiscono il doppio degli incidenti rispetto agli uomini. Si tratta di incidenti legati alle attività di cucina e domestiche in senso stretto. Per gli uomini, invece, l’infortunio non è legato ad un’attività strettamente casalinga ma più frequentemente a lavori di manutenzione o al gioco.
Spesso la causa degli infortuni è correlata ad una scarsa informazione e nel comportamento poco prudente degli abitanti che ignorano o sottovalutano situazioni di rischio facilmente evitabili con conoscenze ed attenzioni maggiori. L’informazione da sola non è però sufficiente: è necessario promuovere scelte e comportamenti orientati all’abitudine che favoriscano un rapporto positivo e sicuro con la casa e con gli arredi, tale da ridurre al minimo il rischio di infortuni domestici.
Temi trattati
Tutela della salubrità e sicurezza delle civili abitazioni. Tutela delle condizioni igieniche e di sicurezza degli edifici. Sorveglianza degli stili di vita nella popolazione. Promozione di comportamenti sicuri.
La sicurezza stradale
Può considerarsi il risultato dell’interazione di tre importanti componenti: il guidatore, il veicolo e la strada. Cinture di sicurezza sempre allacciate, non solo quando sei alla guida ma anche da semplice passeggero, anche sui sedili posteriori.
Dai dati della Polizia Stradale si rileva che gli incidenti stradali, ed in particolare quelli mortali, sono aumentati notevolmente. La prova è che il 2023 non è iniziato sotto un buon segno. Le violazioni al Codice della Strada più sanzionate risultano: l’eccesso di velocità; il mancato utilizzo dei dispositivi di sicurezza; e l’uso del telefono cellulare alla guida.
Gli incidenti stradali hanno un grande impatto a livello mondiale sulla salute delle persone. La promozione di una mobilità sicura e sostenibile (a piedi ed in bici), affiancata ad un accurato studio dei Piani di Spostamento Casa-Scuola, ad opportuni interventi di moderazione del traffico (soprattutto in prossimità degli ingressi degli istituti scolastici) ed alla promozione del trasporto pubblico, non possono che condurre ad una sensibile riduzione del numero degli incidenti stradali in ambito urbano soprattutto per bambini e ragazzi, soprattutto in ambito urbano. Bisogna essere consapevoli che gli altri (pedoni, guidatori, ecc.) possono essere distratti.
La formazione rappresenta il punto cardine della prevenzione: Come formare? chi formare?
Occorre formare i genitori, gli insegnanti e gli istruttori delle autoscuole.
Prendendo ad esempio l’esposizione al rischio stradale di bambini e ragazzi, occorre:
- educazione stradale a scuola (fatta bene!);
- rispetto delle regole (adeguando le stesse al progresso);
- utilizzo dei dispositivi di sicurezza;
- interventi di moderazione del traffico nei dintorni delle scuole; • camminare su marciapiedi o percorsi pedonali.
Temi trattati
Promozione della sicurezza stradale. Prevenzione delle dipendenze. Ricerca di stili di vita adeguati al rispetto delle regole.