Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione – SIAN
ISPETTORATO MICOLOGICO
Il servizio di riconoscimento funghi spontanei per il consumo diretto e la vendita è rivolto a tutti i privati cittadini che hanno raccolto, o ai quali sono stati regalati, funghi freschi epigei spontanei e che, per la propria tranquillità e sicurezza intendono accertarsi dell’effettiva commestibilità degli stessi. Agli utenti che sottopongono i funghi a controllo vengono date informazioni riguardanti la natura degli esemplari presentanti, la loro commestibilità - o non commestibilità ed eventuale pericolosità; vengono fornite indicazioni sulle cautele da adottarsi per il consumo di determinate specie eduli, sulle corrette modalità di raccolta ecc.
Il servizio è gratuito.
SEDE: Via Comunale del Principe 13/A Napoli PLESSO ULISSE
CONTATTI: tel. 081 2544614/4619
GIORNI: Lunedì, Martedì, Venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00
Su appuntamento telefonico
I funghi raccolti devono essere sempre controllati da un micologo qualificato per essere certi della loro commestibilità, spesso anche il raccoglitore esperto può confondersi.
Il cittadino deve presentare i funghi da sottoporre a giudizio di commestibilità in contenitori che ne consentano la miglior conservazione possibile (dunque contenitori rigidi aerati, come cestini di vimini, ecc.), disponendo possibilmente i funghi in unico strato in modo da evitare che gli stessi possano andare incontro a fenomeni di fermentazione, oppure ad essere compressi o schiacciati, condizione che ne determinano un precoce e irrimediabile deterioramento. I funghi sottoposti a controllo devono essere (possibilmente):·
• Freschi, pertanto non congelati o scongelati, non essiccati o diversamente conservati;
• Interi, non recisi o tagliati, spezzettati, lavati, raschiati o privati di elementi strutturali e di ornamentazioni, spesso indispensabili per un adeguato riconoscimento;
• Sani ed in buono stato di conservazione: quindi non tarlati o ammuffiti, fermentati, intrisi di acqua e/o eccessivamente maturi;
I funghi che al controllo non risulteranno nelle condizioni previste dai punti sopra citati verranno precauzionalmente ritirati e distrutti.
Il giudizio di commestibilità dei funghi è valido solamente per i funghi presentati alla visita ispettiva e non per altri eventuali esemplari che lo stesso raccoglitore ha omessi di far determinare ai fini della commestibilità. E’ dunque quanto mai opportuno far controllare tutti i funghi di cui si è in possesso e non soltanto un campione rappresentativo.
Solo un Ispettore Micologo Qualificato può dare garanzie sulla commestibilità dei funghi raccolti
DIFFIDA DEGLI “ESPERTI” IMPROVVISATI
Anche i funghi commestibili possono essere indigesti sia se consumati in grande quantità, sia se cotti non correttamente.
Le precauzioni che può adottare il consumatore:
- verificare la presenza del cartellino di controllo micologico
- attenzione al trasporto, NO ai sacchetti di plastica!
- rispettare le modalità di cottura dei funghi
- tutti i funghi commestibili devono essere sempre lavati prima del consumo e devono essere sempre ben cotti
- non somministrare funghi ai bambini e donne in gravidanza.
- consumare solo funghi in perfetto stato di conservazione.
- nei funghi commestibili sott’olio si può sviluppare la tossina del botulino, se non ben conservati
INTOSSICAZIONI DA FUNGHI
COSA FARE:
- NON consumare funghi non controllati da un micologo qualificato
- Conservare sempre i residui di pulizia dei funghi consumati da consegnare all’’ISPETTORATO MICOLOGICO DELLA ASL per il riconoscimento della specie che ha causato disturbi.
- Rivolgersi immediatamente al Pronto Soccorso dell’Ospedale più vicino: le cure, se praticate tempestivamente possono salvare la vita
- Non tentare di curarsi da soli! Il latte non è un antidoto!
- Se altre persone hanno consumato gli stessi funghi, contattarli immediatamente e inviarli al Pronto Soccorso. Alla AORN Cardarelli è presente il CENTRO ANTIVELENI, contattalo al Numero 0817472870
CREDENZE PIÙ DIFFUSE DA SFATARE:
- I funghi sarebbero commestibili se l’argento, l’aglio, la mollica di pane o il prezzemolo non cambiano colore durante la loro cottura;
- I funghi erosi da lumache o da piccoli roditori sarebbero commestibili;
- I funghi che ospitano larve di insetti non conterebbero sostanze nocive;
- I funghi mangiati dagli animali domestici senza alcun danno sarebbero innocui anche per l’uomo;
- La cottura di qualunque fungo sarebbe sufficiente ad eliminare le sostanze tossiche da un fungo;
- I funghi raccolti su legno non sarebbero velenosi;
- I funghi che crescono nei pascoli, nei prati o in pianura non sarebbero velenosi;
- I funghi che mutano colore al tocco o al taglio sarebbero velenosi.
SINDROMI A LUNGA LATENZA
I sintomi compaiono da 6 a 20 ore dopo l’ingestione: ALTO RISCHIO PER LA VITA
Sindrome FALLOIDEA: ripetuti episodi di vomito e diarrea, epatite acuta con possibile necessità di trapianto, è potenzialmente mortale.
Sindrome ORELLANICA: insufficienza renale con necessità di dialisi o trapianto.
Sindrome GIROMITRICA: sonnolenza, agitazione, convulsioni, contrattura muscolare, anemia emolitica, danno epatorenale.
SINDROMI A BREVE LATENZA
I sintomi compaiono da 30 minuti a 6 ore dall’ingestione e si risolvono in circa 24 ore: BASSO RISCHIO PER LA VITA
Sindrome GASTROINTESTINALE: nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, disidratazione
Sindrome PANTERINICA: sonnolenza, agitazione, disorientamento, convulsioni
Sindrome MUSCARINICA: sudorazione, lacrimazione, ipotensione, difficoltà respiratorie
Sindrome PSICOTROPA: allucinazioni
Sindrome COPRINICA: in associazione ad alcool: arrossamento cutaneo, agitazione, ipotensione
Sindrome PAXILLICA: per ingestioni ripetute, anemia emolitica
Sindrome NEFROTOSSICA: insufficienza renale transitoria
BROCHURE